La danzatrice del ghiaccio

C’era una volta una ragazza che aveva un sogno.
Il sogno di poter scivolare sul terreno come fa il vento su uno specchio d’acqua. Leggero, ma presente; veloce, ma delicato.
Il Cielo si sporse verso il basso, guardando che cosa poteva offrirgli il mondo quel giorno. Vide la ragazza tentare di scivolare, ma qualcosa andava storto. Il terreno non era favorevole ai suoi movimenti, i piedi inciampavano spesso su asperità di ogni tipo.
Parlò così alla Terra, scoprendo che anch’essa aveva notato già da qualche tempo i movimenti della ragazza.
Entrarono in qualche modo in conflitto, desiderori di possedere qualcosa di raro, così decisero di proporsi una sfida: chi fosse riuscito a realizzare al meglio il sogno della ragazza, avrebbe potuto esporre il proprio successo ad ogni Elemento e ad ogni Dio, elogiando le proprie capacità ed in egual modo la ragazza, esponendola come dimostrazione della propria grandezza.
Il Cielo, così, afferrò le braccia della ragazza e la trasportò in alto, veloce come il vento, ma si accorse con stupore che più proseguiva, più percepiva il timore di quella piccola umana. Decise quindi di riportarla a Terra, sperando che quest’ultima non riuscisse a far meglio di lui.
La Terra, appena i piedi della ragazza toccarono il suolo, trasformò la propria superficie in qualcosa di incredibile: ogni ostacolo scomparve, ogni conca si colmò, ogni cuneo si dissolse e tutto divenne perfettamente piatto.
La Terra, nonostante il cambiamento, rimaneva sempre ruvida e grezza di natura, perciò i piedi di lei non potevano scivolare in alcun modo. Nemmeno la seconda riuscì nell’opera.
Cielo e Terra si riunirono per parlare; si giudicarono e si chiamarono incapaci, crearono tempeste e si inflissero duri colpi. Ben presto, però, si resero conto di quanto fossero stati superbi e privi di sentimenti.
Volsero lo sguardo sulla povera ragazza, che, per loro immensa sorpresa, nonostante i loro gesti egoici, continuava ad impegnarsi in ciò che la faceva sentire viva: mantenere accesa la fiamma del suo sogno.
In quel momento capirono che la Grande Opera non era possibile se creata dalla dualità. Nulla era possibile se creato separatamente.
Capirono di essere parte di un grande disegno che non comprendeva solamente loro, ma anche elementi, materia, e si, anche quella ragazza.
Chiamarono a raccolta ognuno degli Elementi per informarli del loro progetto, e lo fecero questa volta con Amore, per l’Amore.
In un battuto di ciglia, la Terra fu coperta da un’immensa distesa d’Acqua, gelata all’istante grazie all’aiuto della temperatura del Cielo. La terra si unì alla Materia, creando coperture adeguate ai piedi della ragazza, per prevenire ferite e ripararla dal freddo. Il Fuoco raggiunse il cielo, e con la sua potenza, illuminò ogni angolo di Creato in previsione a ciò che stava per accadere. L’Aria si mise fra Terra e Cielo, pronta a collegare ed aiutare i Due per il massimo benessere del Sogno.
L’Amore, infine, raggiunse la ragazza ed entrò nel suo cuore, riempiendolo di luce, fiducia, gioia, autostima, eccitazione, voglia di donare al mondo...e soprattutto lo colmò semplicemente di sè stesso: Amore incondizionato.
Lei, così, iniziò a scivolare sulla superficie della Terra, sospinta dal Cielo.
In questo modo nacque la prima danzatrice del ghiaccio.
Una figura tra la materia e l’invisibile, stabile e instabile. Veloce e moderata. Forte ed aggraziata. Tormentata e gioiosa.
La perfetta eccezione della realtà.
Un’entità capace di contenere gli opposti, la Grazia nel mantenerli.
Perchè opposti non sono “bello” e “brutto”,
Sono Cielo e Terra.